Personalità. Ognuno la sua maschera

Tempo di lettura: 7 minuti

Articolo aggiornato il 5 Luglio 2022

In questo articolo ti guiderò in una panoramica sulla personalità, cos’è, cosa la determina e i test per misurarla.

1. Personalità

 

Il termine personalità deriva da persona, una parola con un’origine probabilmente etrusca che significava maschera teatrale. Così come una maschera caratterizza un personaggio teatrale la personalità viene intesa come un insieme di caratteristiche che definiscono un individuo. Esse sono stabili nel tempo ovvero, salvo variazioni estemporanee, emergono costantemente nei comportamenti della persona.

Si suol dire spesso che una persona è estroversa o introversa, è chiusa mentalmente o è aperta a nuove idee e così via. Tendiamo cioè a descrivere una persona, com’è, cosa pensa o come si comporta utilizzando parole e, soprattutto, aggettivi. Questi ultimi, tuttavia, specie nella lingua italiana, sono molto numerosi e quindi non è facile trovare un modo uniforme per descrivere una persona con un linguaggio universale, una sorta di codice valido per tutti.

Personalità

Psicologia della personalità

 

Ci hanno allora provato gli studiosi della Psicologia della personalità, una branca della psicologia focalizzata soprattutto su questi aspetti, ma che opera a stretto contatto con altri settori e, in particolare, quelli della psicologia:

 

  • cognitiva
  • dello sviluppo
  • sociale.

 

Pur essendo una disciplina relativamente giovane, poco più di un secolo di vita, si può fregiare di numerosi e importanti studi e ricerche che hanno prodotto eccellenti risultati e che trovano varie e numerose applicazioni nella vita di tutti i giorni.

Nell’ambito delle ricerche effettuate si è passati da un numero molto elevato di aggettivi, circa 10000, per descrivere le caratteristiche delle persone, a un numero del tutto semplificato. Oggi, infatti, in alcuni modelli, si contano anche soltanto 5 aggettivi come nel famoso modello dei 5 fattori, cosiddetto Big five, di Costa e McGrae.

 

L’analisi fattoriale

 

Questi risultati straordinari è stato possibile ottenerli grazie a una tecnica statistica detta Analisi fattoriale. Grazie ad essa è possibile ridurre il numero degli aggettivi raggruppandoli in categorie che li comprendono per vari motivi. I termini, cosi condensati ed aggregati, sono detti tratti ovvero disposizioni, inclinazioni, propensioni ad essere, pensare e agire che sono stabili nel tempo e che per questo caratterizzano piuttosto precisamente le persone.

 

2. Personalità:  cosa la determina

 

Perché una persona è energica e un’altra introversa, una loquace e l’altra riservata, una conservatrice e l’altra pronta ad accettare sempre nuove sfide?

 

Esistono molti studi e teorie su ciò che determina la personalità di un individuo. Alcuni hanno bisogno di ulteriori ricerche e conferme empiriche, altri che hanno fornito importanti contributi scientifici di rilievo e che trovano ormai numerose applicazioni in molti ambiti personali e sociali. Le teorie più accreditate sostengono che la personalità sia determinata da caratteri:

 

  • ereditari
  • di genere
  • biologici

 

Caratteri ereditari

 

Talune scoperte indicano, per esempio, che diversi tratti di personalità si possano ereditare geneticamente, anche se la percentuale di attendibilità si attesta sul 50% a fronte di un 70% per le abilità cognitive.

 

Caratteri di genere

 

Ce sono diversi tratti, per esempio, anche se non mancano le eccezioni, che differenziano il genere maschile da quello femminile.

Come una maggiore propensione dell’uomo per le abilità matematiche e spaziali, mentre la donna dimostra una più frequente inclinazione per le abilità verbali. I maschi sembrano avere una maggiore inclinazione all’aggressività dove la donna, invece, dimostra livelli più elevati di empatia.

 

Caratteri biologici

 

Taluni tratti di personalità sembrano essere collegati e dipendere da specifiche strutture del cervello in maniera più o meno forte (Biologismo forte/debole). Mi riferisco, in particolare, a:

 

  • alcune aree della corteccia,
  • al sistema limbico e
  • alla formazione reticolare ascendente.

 

3. La Teoria social cognitiva sulla personalità

 

Tra le teorie più accreditate e ritenute maggiormente rispondenti agli interrogativi sui perché della personalità emerge quella social cognitiva i cui principali esponenti sono Albert Bandura e Walter Mischel.

Albert Bandura
Albert Bandura
Walter Mischel
Walter Mischel

La struttura della personalità

 

Secondo Bandura la struttura della personalità si fonda su alcuni elementi essenziali:

 

  • le abilità, capacità ovvero ciò che conosci, che sai fare e di cui sei consapevole;
  • le convinzioni e le aspettative; sono quelle che ti possono spingere, rallentare o perfino frenare. Riguardano in particolare l’immagine che hai di te stesso e la percezione di essere o meno all’altezza del compito specifico (autoefficacia percepita)
  • gli obiettivi. Altro elemento fondamentale con il quale ti rappresenti mentalmente il risultato concreto che vuoi ottenere. Puoi porti obiettivi a breve termine, come studiare 10 pagine di un testo entro stasera, oppure a medio o lungo termine, come ottenere la laurea in Psicologia. Ci sono anche obiettivi di apprendimento, come imparare a cavalcare, o di prestazione, come vincere la prossima partita di paddle.
  • gli standard di valutazione. Sono i riferimenti con i quali misuriamo le prestazioni nostre e degli altri e sono fondamentali per la motivazione, la prestazione e il comportamento.

 

Questi elementi interagiscono, influenzano e sono a loro volta influenzati, con i comportamenti e con l’ambiente nel quale la persona opera (Bandura: Determinismo reciproco).

 

I Processi che determinano la personalità

 

Le dinamiche mentali che contribuiscono alla formazione e allo sviluppo della personalità riguardano il modo in cui si apprende, la spinta motivazionale e la capacità di controllo delle proprie azioni. Tra questi ci sono:

 

  • il Modellamento
  • la Motivazione
  • l’Autocontrollo

 

Modellamento

Il modellamento è, secondo Bandura, la modalità di apprendimento più importante e più frequente, ottenuta mediante osservazione e imitazione di modelli riguardo a specifiche attività.

Un esempio che mi viene in mente è la pratica del Kung fu cinese svolta su piazze enormi. In quel caso l’insegnante non spiega ma esegue la sequenza di tecniche mentre centinaia di allievi, perfettamente allineati, imitano i suoi movimenti. Il vantaggio del modellamento, tra gli altri, è che l’allievo può notare ed imparare cose che il maestro esegue inconsapevolmente e che quindi non è in grado di spiegare.

 

Motivazione (Autoregolazione)

La motivazione è un altro processo fondamentale che presiede alla capacità di motivare se stessi, di procurarsi e anticipare mentalmente gli incentivi legati alla soddisfazione di ottenere il risultato atteso.

 

Autocontrollo

Infine l’autocontrollo ovvero la capacità di dominare l’istinto che porterebbe a cercare la soddisfazione nel raggiungimento rapido dell’obiettivo. Saper controllare il proprio stato d’animo, riuscendo a rinviare il momento della gratificazione, può essere di stimolo a perseguire obiettivi più sfidanti che forniranno una soddisfazione ancora maggiore. (Differimento gratificazione)

 

4. Sviluppo della personalità

 

Nonostante l’influenza che possono avere le specifiche aree del cervello nella determinazione della personalità, questa può in realtà svilupparsi ulteriormente, non soltanto nella crescita, ma durante l’arco dell’intera vita ivi compresa la vecchiaia.

Lo sviluppo dipende, come hai visto, dalle tue capacità attuali, dalla motivazione e determinazione nel definire obiettivi soprattutto di crescita personale. Questi elementi, inoltre, sono fortemente condizionati, come indicato da Bandura, dalle persone che frequenti e dalle situazioni alle quali ti esponi e che vivi.

 

5. Test di personalità

 

Attribuire un valore oggettivo alla personalità, che in verità ha ben poco di oggettivo, non è impresa facile se parliamo di test psicologici seri. Tuttavia, la Psicologia ha cercato di individuare i modi di farlo cercando di mediare tra scienza e filosofia attraverso metodi di calcolo statistico abbastanza complessi.

Come ti ho già anticipato, l’analisi fattoriale consente di raggruppare tanti aggettivi in poche categorie più gestibili come nel modello Big five. Nella versione italiana (Caprara, Barbaranelli e Borgogna), ne conta appunto 5, con due sottodimensioni ciascuno, e che sono:

 

  • estroversione o energia – dinamismo, dominanza
  • coscienziosità – scrupolosità, perseveranza
  • amicalità – cooperatività/empatia, cordialità/ atteggiamento amichevole
  • stabilità emotiva – controllo impulsi ed emozioni
  • apertura mentale – apertura alla cultura e all’esperienza.

 

Il punteggio per ogni aggettivo si ottiene attraverso dei questionari proposti alla persona esaminata la quale attribuisce un punteggio a ciascuna delle affermazioni elencate. I questionari più noti sono

 

  • Il NEO PI R di Costa e McCrae, il più conosciuto
  • il BFQ (Big Five Questionnaire) in Italia

 

Si tratta di un elenco di 132 asserzioni alle quali la persona attribuisce una valutazione corrispondente al suo grado di accordo su una scala da 1 a 5 (Likert) del tipo

Massimo disaccordo 1  2  3  4  5  Massimo accordo

 

Esempi di asserzioni

Esempi di asserzioni possono essere, per il tratto estroversione (dinamismo):

Mi sembra di essere una persona attiva e vigorosa

Nel caso dell’amicalità (cordialità):

Mi confido volentieri con gli altri

Per la Coscienziosità (perseveranza):

Porto fino in fondo le decisioni che ho preso

La Stabilità emotiva (controllo delle emozioni):

Di solito non mi capita di reagire in maniera esagerata anche a forti emozioni

E infine apertura mentale (all’esperienza):

Ogni novità mi affascina.

Dopo aver valutato tutte le affermazioni viene calcolata la somma dei punteggi attribuiti ad ogni tratto e alle due sottodimensioni. I punteggi così ottenuti sono confrontati con quelli standardizzati contenuti nelle tabelle di conversione, riportati poi su un grafico per delineare il profilo di personalità e interpretarne i risultati.

Questi ultimi possono consentire all’interessato di avere un quadro definito della propria personalità anche se questo prezioso strumento trova utile applicazione in molti ambiti.

 

6. Test di personalità: applicazioni

 

I test di personalità trovano applicazioni pratiche e utili in molti settori:

 

  • aziendale
  • clinico
  • educazione
  • politico

 

Ambito aziendale

Nelle organizzazioni in genere e in quelle aziendali in particolare può essere molto utile per i reparti di risorse umane ovvero per il reclutamento di nuovo personale.

Una persona definita dal test coscienziosa, per esempio, è molto probabile che sia propensa ad ottenere successi nel proprio lavoro. Poter disporre in azienda di una persona con tali caratteristiche può ovviamente rivelarsi particolarmente utile.

 

Clinico

La stessa coscienziosità può indicare la propensione di un paziente ad avere cura di sé e della propria salute. Una persona instabile, invece, può più facilmente andare incontro a rischi cardiologici che in taluni casi possono mettere a repentaglio la vita stessa.

 

Educazione

Nel campo dell’educazione la coscienziosità o anche l’apertura mentale possono essere elementi predittivi di plausibile successo scolastico.

 

Politica

In ambito politico, infine, una persona impegnata nel settore risulta essere amicale,  energica, dinamica, tutte doti essenziali per chi vuol essere un buon leader.

Il BFQ risulta essere quindi un valido strumento di valutazione nei vari ambiti seppur con le dovute cautele in quanto non esistono garanzie assolute di accuratezza nella valutazione delle singole individualità.

 

7. Test di personalità: ottenere un Feedback

 

La cosa forse più importante credo sia la possibilità per la persona di ottenere un feedback abbastanza attendibile sulla propria personalità che lo aiuti a prendere consapevolezza dei propri pregi e degli aspetti invece suscettibili di miglioramento.

La personalità, dunque, più che vederla come un timbro indelebile, può essere interpretata come un patrimonio da curare e migliorare sempre, nell’arco dell’intera vita che deve essere vissuta al massimo delle possibilità.

 

Mappa mentale personalità
Mappa mentale articolo

 

Bibliografia

G.V. Caprara, G.V., D. Cervone, D., Personalità: determinanti, dinamiche, potenzialità

Cervone, D., Pervin, L.P., La scienza della personalità. Teorie, ricerche, applicazioni

Caprara, G.V., Motivare è riuscire

Recensioni

risposta a Dan Cacsire

Rated 4,0 out of 5
10 Agosto 2022

la speranza che si raggiunge la felicità Dan. Senza fare a molti altri infelice

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Charles Theillet

La personalità é un patrimonio da curare e migliorare sempre

Rated 5,0 out of 5
30 Agosto 2021

Ammettere che c’è sempre qualcosa da migliorare, è già un grande passo verso la felicità.

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Dan Cacsire Castillo-Tong

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